


I vari effetti dell’osteopatia biodinamica
Durante un trattamento di osteopatia biodinamica, l’operatore ascolta attentamente il corpo e il suo “racconto” di ciò che gli sta accadendo e di si sottopongono alle sedute, alcune persone avvertono sensazioni diverse: lieve tensione, dolore o sensibilità che gradualmente scompaiono, oppure sensazioni di calore e rilassamento. Altre persone non sono consapevoli di ciò che accade ma avverto un cambiamento dopo la fine del ciclo. La maggior parte dei pazienti si rilassano profondamente e non è raro che le si addormentino.
n molti casi l’organismo umano affronta e risolve i propri problemi a nostra insaputa (autoguarigione). Quando invece ci rendiamo conto che qualcosa non va nella nostra salute, il corpo sta reagendo compensando alla malattia; più il problema persiste e più compensi avvengono. Nei casi in cui il dolore viene determinato da un evento che insorge bruscamente, come il torcicollo o il colpo della strega, il risultato del trattamento è immediato. In casi diversi occorre un periodo più lungo prima che il corpo si riadatti alla nuova condizione funzionale.
Gli effetti comunemente riportati dopo una seduta di Osteopatia Biodinamica sono: profondo rilassamento e presenza nel corpo, sensazione di pace e armonia, stato di equilibrio del sistema nervoso autonomo, maggiore chiarezza mentale, scioglimento di tensioni e nuovi insight (intuizioni).
Si possono sciogliere blocchi o tensioni in alcune parti del corpo, anche antichi, ricomponendo l’unità del sistema biologico della persona. Si può lavorare sia con stati cronici che acuti, trattandosi di una tecnica non manipolativa, molto delicata e non invasiva.
L’osteopatia biodinamica è un approccio molto delicato di lavoro corporeo che trae le sue origini dall’osteopatia.
Il lavoro si basa quindi su una profonda conoscenza dell’anatomia e su una capacità di contatto molto raffinata; A questo si aggiunge una componente esperienziale che significa riaccedere alle memorie inscritte nei tessuti. Quelle cose cioè che il corpo sa e che noi non possiamo sapere perché sono preverbali e tacite. E’ grazie proprio a queste memorie che è possibile facilitare il riequilibrio di problematiche che hanno origine lontane nel tempo e che possono risalire anche al periodo natale o prenatale.
Il modello osteopatico biodinamico considera la Salute come una forza intelligente, creatrice e guaritrice, che genera e mantiene la nostra struttura, forma e fisiologia e che si esprime nel corpo attraverso il libero movimento dei fluidi generando la Respirazione Primaria.
L’osteopata che applica la biodinamica, si preoccupa di ripristinare le idonee condizioni del paziente, aiutandolo a ritrovare il riequilibrio generale.
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Con il trattamento in biodinamica l’osteopata non induce il trattamento ma rende possibile l’attivazione di un processo di autoguarigione risolutivo per il paziente. Vi sono relazioni nervose e muscolari importanti tra apparato digerente, sistema masticatorio, colonna vertebrale, appoggio plantare.Quindi a prescindere da dove è il problema, è necessario valutare nell’insieme e individuare quale è il problema del dolore. Quando i dolori accusati dai pazienti dipendono da una cattiva relazione tra le componenti muscolo-scheletriche, viscerali e tra il sistema nervoso e quello vascolare, l’osteopata è in grado di liberare il corpo dalle possibili costrizioni patologiche che limitano il normale flusso energetico, restituendo all’organismo una fisiologia funzionale ottimale.Una volta che viene risolto il problema alla radice, il corpo piano piano riprende vigore e si autocura.
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In seguito a interventi chirurgici la biomeccanica corporea risulta inevitabilmente alterata.
In questo caso le cicatrici possono formare delle aderenze nei tessuti fasciali sia superficiali che profondi con conseguenti trazioni che modificano e alterano negativamente non solo la biomeccanica del rachide cervicale (già di per se’ alterata in seguito alla fusione vertebrale) ma anche dei distretti adiacenti.
Il trattamento osteopatico biodinamico applicato in modo delicato e particolarmente non invasivo risulta importantissimo in questi casi con l’ intento di ripristinare il corretto scorrimento fasciale fisiologico e la biomeccanica dei vari distretti corporei.
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La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è la malattia nervosa periferica più frequente del corpo umano. È caratterizzata da dolore e intorpidimento della mano e delle dita.
I sintomi più comuni della sindrome del tunnel carpale sono:
Prima di ricorrere nei casi con una peggior prognosi all’intervento chirurgico, l’osteopatia spesso può aiutare moltissimo.
In special modo l’osteopatia biodinamica con la sua applicazione delicata risulta essere molto utile, attenuando tantissimo l’intorpidimento e il formicolio delle dita oltre a sfiammare i tendini flessori, facendo in genere sparire dopo alcune sedute i disturbi conseguenti a tale disfunzione.
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