SU COSA E’ BASATO IL LAVORO DELL’OPERATORE CHE APPLICA L’OSTEOPATIA BIODINAMICA

Il lavoro dell’operatore che applica l’osteopatia biodinamica si radica sulla capacità di “presenza” nell’attualità del momento vissuto, nell’ascolto e nel sostegno del “respiro vitale” che  è una forza organizzatrice che mantiene le funzioni dell’organismo secondo un principio di salute innato. Il respiro vitale infonde ritmicamente l’informazione della salute in ogni cellula e il corpo risponde a questa trasmissione con ciclici movimenti di espansione e retrazione lenti e costanti. Così attraverso un tocco delicato e ricettivo, a volte definito neuro-affettivo, la terapia si dispiega e coopera con le forze della “respirazione primaria” e le loro ritmiche espressioni, favorendo il ripristino dell’equilibrio nel sistema dell’individuo. E’ un lavoro di pazienza e di attesa che rispetta i ritmi del corpo e non li impone; a volte si hanno risultati immediati, altre è necessario ripetere le sedute per pervenire ad un miglioramento.

In questo Ascolto Profondo la percezione di una Quiete Dinamica sovente trascende la sensorialità corporea e soprattutto quella della coscienza, diviene così un’esplorazione dello spazio senza tempo, dove soltanto l’intuizione diretta (l’insight, la prajna, lo spanda) permette di “conoscere” i vasti campi del “possibile”.

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