L’ESSENZA DELLA PRATICA OSTEOPATICA BIODINAMICA

L’essenza della pratica osteopatica biodinamica è l’arte dell’ascolto intelligente ed intuitivo attraverso il tocco leggero dell’operatore, che comprende allo stesso modo le mani, la mente e il cuore. L’operatore impara a sentire il corpo e la disfunzione dal cuore che, facendo da leva, consente alle disfunzioni di riflettersi nel tocco.

L’operatore biodinamico, portandosi in uno stato interiore di quiete dinamica, educa i propri sensi, in particolare quello tattile, per condursi dentro la struttura del corpo che gode di una propria intelligenza e memoria.  Attraverso il contatto osteopatico biodinamico si ascolta che cosa ha il corpo da comunicare, si ascolta l’opinione del corpo, non quella della mente. Sono i tessuti, attraverso il contatto consapevole, che dal profondo del loro interno permettono alle mani dell’operatore la lettura della loro storia. Le mani sono come delle antenne capaci di “dialogare” con i tessuti e con le emozioni. L’operatore biodinamico pone le sue mani gentilmente sul corpo ed attende che si mostrino le aree di restrizione o tensione. Si seguono le più piccole pulsazioni e i più lievi movimenti che si manifestano nel sistema Craniosacrale fino a che i punti di resistenza vengano rilasciati. Si facilita il ritorno dei tessuti all’equilibrio, aiutando il ricevente a ristabilire la propria naturale funzionalità nelle aree affette del corpo. La Biodinamica è guidata, quindi, dalla saggezza intrinseca del corpo del cliente che dirige il ritmo del lavoro, garantendo così il più ampio rispetto dei tempi di elaborazione del trauma.

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