L’aspirazione degli operatori biodinamici è quella di riconoscere tutte le dinamiche del condizionamento o del passato che emergono durante una sessione e di contenerle in un campo più ampio, il campo più profondo del Respiro della Vita.
Così il sistema del paziente viene sostenuto nel ri-orientarsi alla respirazione primaria. I vecchi schemi e condizioni non scompaiono, ma diventano meno importanti e meno potenti come fulcri per il cliente.
Paradossalmente, il nostro orientamento al Respiro della Vita può renderci consapevoli di transfert e di lati ombra molto rilevanti nell’osteopatia biodinamica.
Il Respiro della Vita supporta tutte le energie vitali presenti, includendo quelle consce e quelle inconsce e quello che possiamo definire o sperimentare come bontà e cattiveria. In biodinamica, entriamo in relazione con gli individui con l’intenzione di sostenere il Respiro della Vita.
Portare la nostra attenzione a questa sorgente più profonda aumenta la relazione del sistema del paziente con essa.
Aspetti della persona che erano relativamente sopiti possono essere rivitalizzati da questo processo.